Complainte de la Blanche Biche - Chants de Provence
Voix: Veronique Chalot et Marie de Malicorne
Il Lamento della Cerbiatta Bianca è una ballata provenzale
risalente al XIV° secolo che riprende la trama leggendaria
di uno dei più antichi lais bretoni, scritto in anglo-normanno
dalla poetessa Marie de France fra l'anno 1160 e il 1175 d.c.
Nel Lai de Guigemar si raccontano le avventure di un cavaliere
tanto prode in battaglia quanto poco incline all'amor cortese che,
durante una battuta di caccia, insegue e colpisce a morte
una inerme cerbiatta bianca.
Prima di spirare l'animale gli scaglia contro una cupa maledizione:
la ferita che la freccia ha causato di rimbalzo alla sua gamba
guarirà solamente allor quando anch'egli avrà trovato un amore.
Dopo alterne peripezie il protagonista giunge alfine all'agognato
traguardo, conquistando il cuore di una bella nobildonna giunta
d'oltretomba, la quale in realtà altri non è che la bianca cerbiatta.
Ma, come nel gioco delle scatole cinesi, dietro la romantica storia
si celano le spoglie di un mito antecedente più torbido e tragico,
presente anche nel parallelo ciclo delle Murder Ballads scozzesi,
in cui la cerbiatta assume le sembianze di una giovane fanciulla
che appare in sogno alla madre per narrarle la sua triste sorte.
Durante una battuta di caccia il fratello abbatte la bianca cerbiatta,
ovvero la violenta, facendola scuoiare e squartare dallo scudiero,
quindi ne fa servire in tavola le tenere carni al banchetto dei nobili.
Simulando sorpresa Rinaldo chiede ai commensali perchè la sua
adorata sorella Margherita non sieda lì con loro ed è proprio allora
che dal desco si leva, sconfessandolo davanti agli ospiti inorriditi,
il lugubre lamento della povera vittima.
Una cruda verità dunque, edulcorata poi dal trovatore ad uso
e consumo della morale dell'epoca, ove il truce femminicidio
e l'esecrando incesto, il secondo forse più del primo, erano i tipici,
immondi ed inconfessabili peccati di una società arcaica, rurale
ma non solo, incarnati ad esempio dall'archetipo dello scemo
del villaggio, miserevole frutto del rapporto proibito e incolpevole
portatore delle conseguenti gravi tare ereditarie.
Références: http://www.antiwarsongs.org/canzone.p...
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