https://www.pupia.tv - Firenze - TUNNEL SOTTO L'ARNO, PARTE OPERAZIONE: IN AZIONE LE IDROVORE
Firenze, 5 set. - Dal primo sopralluogo in gommone alle tre idrovore azionate in mattinata. Dalla suggestione datata luglio 2023, quando il governatore toscano Eugenio Giani, ai remi, ispezionò con l'allora sindaco di Firenze, Dario Nardella, i tunnel allagati, alla prima fase dell'operazione: le pompe messe in moto per prosciugare l'antico percorso sotto l'Arno, prima tappa dell'operazione per realizzare il passaggio pedonale sotto l'acqua, tra la torre della Zecca Vecchia e torre San Niccolò. Una galleria lunga 250 a due canali (binata)- prima militare, secoli fa, quando la città era protetta dalle mura, poi manufatto dell'Ottocento, dell'ex 'Fabbrica dell'acqua'- che connette le due sponde a circa cinque metri sotto il letto del fiume su cui la Regione stanzia 7,5 milioni con il Fondo sviluppo e coesione, fa il conto Giani spiegando i connotati di un'iniziativa che definisce "molto seria". E aggiunge: svuotando i tunnel dall'acqua "potremo vedere tutte le caratteristiche" della costruzione, il suo stato e la sua resistenza al tempo, "su cui assestare e realizzare il progetto". Molto, quindi, dipenderà dal numero di infiltrazioni, le eventuali 'fratture', il livello dell'impermeabilizzazione. Tutti fattori che verranno giudicati, una volta tolta l'acqua, dagli occhi di un robot, il primo che, anche per ragioni di sicurezza, darà il quadro. "Intanto però, una volta montate le idrovore, partiamo" con l'obiettivo di ultimare i lavori nel 2026, stima il governatore. Diventerà, quindi, un'attrazione e un percorso turistico, ma anche un passaggio in più dedicato alla mobilità dei fiorentini e dei lavoratori, spiegano il governatore con a fianco, stavolta, la sindaca Sara Funaro, nel secondo sopralluogo aperto alla stampa organizzato in piazza Poggi. "Il tunnel creerà una direttrice turistica molto bella e stimolante. Porterà i turisti sulla riva sinistra dell'Arno, aprendo le porte all'Oltrarno. Da qui partono le rampe del Poggi per arrivare a piazzale Michelangelo, oppure c'è via San Niccolò che porta direttamente al giardino e alla casa Bardini". E' quindi Funaro che si concentra sui temi collegati ai percorsi turistici della città, ma anche alla mobilità a piedi: "La rete tramviaria sta crescendo e collegherà anche questa zona della città" con la linea di Bagno a Ripoli e, a due passi dall'imbocco del passaggio, con la fermata di piazza Piave. Così tra il tram "e i nuovi parcheggi scambiatori, ci saranno più punti di accesso sia per i cittadini che per i turisti. Avere anche questo camminamento, con una sua storia da raccontare, ci darà la possibilità di deviare dei flussi che invece, oggi, impattano in maniera forte sulla direttrice lungarno della Zecca-piazza santa Croce". La stessa in cui, "negli anni, abbiamo avuto anche delle criticità. Penso all'uscita dalla scuola Vittorio Veneto". A fianco del passaggio, infine, sorgerà un'altra turbina idroelettrica i cui lavori sono in corso. Una delle 12 briglie progettate sull'asta dell'Arno "in cui verrà prodotta l'energia elettrica, così come all'Isolotto. Qui da una parte avremo il passaggio; dall'altra la produzione di energia", chiosa Giani. (05.09.24 )
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