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La cattedra di san Pietro è in Vaticano
Dal 1666 è nella radiosa Gloria del Bernini della basilica di San Pietro;
non si distingue perché è inserita in una custodia di bronzo dorato sorretta dalle colossali statue dei santi dottori della Chiesa: Agostino, Ambrogio, Atanasio e Giovanni Crisostomo.
È la cattedra dall'alto della quale san Pietro, secondo una tradizione orale, ha fondato il 22 febbraio del 42 la Chiesa di Roma, tanto che nel calendario liturgico a quella data risale la festa della Cattedra di Pietro.
Innanzi tutto va tenuto presente che la fondazione della Chiesa di Roma da parte di Pietro è una falsa testimonianza, come già segnalato nel video "Il mito di San Pietro a Roma".
Peraltro la cattedra è una sedia di legno di acacia, alta solo 136 centimetri, larga 85 e profonda 65, anche se è rinforzata da un'armatura di quercia sovrapposta nel XII secolo,
quando la cattedra cominciò a dare i primi segni di deterioramento per la sua fragilità e per gli intacchi fatti da cacciatori di reliquie.
Poco importa che il bassorilievo, inciso sulla fronte della sedia in diciotto formelle d'avorio disposte su tre file, raffiguri le Fatiche di Ercole, che nulla hanno a che vedere con lo spirito apostolico di una cattedra episcopale.
Al tempo di Pietro è logico che ci fossero quelle raffigurazioni della mitologia pagana!
Andava considerata sacra come una reliquia. Infatti nel 1867 Pio IX, per festeggiare degnamente il centenario del martirio di san Pietro, che allora si riteneva avvenuto nel 67, volle che la cattedra fosse esposta per un anno alla venerazione dei fedeli sull'altare della Cappella Gregoriana della basilica vaticana.
Eppure in quella circostanza due studiosi, Garrucci e De Rossi, ritennero che la cattedra fosse formata da due distinte sedie inserite l'una nell'altra e sulla traversa superiore si scoprì il ritratto di un sovrano, che fu ritenuto somigliante a Carlo il Calvo.
Gli studiosi lo collegarono al pannello eburneo ritenuto proprio del seggio di san Pietro, proveniente da un altro mobile del primo secolo e utilizzato in epoca più tarda nel sedile.
Insomma si salvò la santità della reliquia.
Ma tra il 1968 e il 1974 una commissione di esperti, presieduta da monsignor Michele Maccarone, ha smentito sia l'origine pagana della cattedra, che la sacralità della reliquia in riferimento a san Pietro.
Gli studiosi hanno rilevato innanzitutto che il seggio è uno solo, e quello esterno è una semplice gabbia; inoltre questa cattedra è in realtà un trono regale di età carolingia, come indica il ritratto di Carlo il Calvo.
E anche il pannello eburneo appartiene a quel periodo. Carlo avrebbe portato il trono con sé a Roma per la sua incoronazione imperiale del 25 dicembre 875 (circostanza,
anche questa, poco credibile), regalandolo poi al papa Giovanni VIII.
In definitiva quella cattedra di san Pietro non è una cattedra e non è mai stata usata da san Pietro.
Resta il fatto che la Chiesa seguita a mantenere nel calendario liturgico la festa della Cattedra di San Pietro, più che altro perché «simboleggia l'autorità del vescovo di Roma», come ha indicato Benedetto XVI nell'Angelus del 22 febbraio 2009; questa cattedra, mai usata da san Pietro, è in sostanza un simbolo e non una santa reliquia.
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